La Pizza Margherita ha degli ingredienti precisi per essere tradizionale, ma qualche leggera variazione, diventata consuetudine, fa si che anche loro diventano tradizione. Ma alla Pizzeria Cafasso, via Giulio Cesare 156, c’è il fascino ed il gusto del giusto gourmet. Magari sfidando anche convinzioni o opinioni scettiche, come quelle riguardo la Cipolla, da un bel pò accettata se proposta nel Sugo alla Genovese.
Così inserita fresca, per dare quel pizzicore ad altri ingredienti, come nella nuova Pizza di Stefano Cafasso.
Favorita dalla morbidezza della pasta, una specie di carezza al palato ed alla gola.che con il gusto agrodolce ravviva tutti gli ingredienti, fin troppo tradizionali. Ma il pizzicore della cipolla può infastidire un pò, quindi alla Margherita oltre pomodoro, provola, è stata aggiunta la dolcezza del prosciutto cotto, creando il gusto intrigante con cipolla e una spolverata di pepe nero.
Sembra una follia o addirittura, per dirla alla MasterChef, un Mapazzone, perchè Portata composta da una scelta di ingredienti disomogenea o che si presenta davvero male o una grande quantità di ingredienti disposti in modo confusionario di ordine e gusto, deve ricredersi!
Non è solo merito della scelta degli ingredienti, perchè il Mapazzone è il rischio dietro l’angolo se la Pizza creata, o meglio ammaccata, è troppo doppia, così senza essere troppo fine di pasta, A rot e carrett, Stefano ci regala una tale gentilezza di pasta sottile, elastica, morbida e per nulla gommosa!
GRAZIE!
Eugenio Fiorentino
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