Nella Città di Napoli e nel mondo, alla parola Pizza le si affianca il più delle volte il nome Margherita. Anche se Marinara e Pizza fritta sono le capostipiti, Lei sarà sempre, non a caso, la Regina. Quindi andando all Antica Pizzeria & Trattoria al 22, in via Pignasecca 22, prima restiamo colpiti ed affascinati dal loro Presepe sul Forno , realizzato, come sempre, dal Collaboratore Massimo Esposito.
Poi al momento della scelta di gustare una buona Margherita, basandoci sull’aggettivo temporale dell’attività, la si aspetta tradizionale, o senza aggiunte per variazioni. Alcune di queste sono ormai tipiche, come quelle che la rendono provola e pepe, ed altre un pò più “storiche”. Infatti per una serata la scelta è ricaduta su di una Margherita provola e pepe , notando ed apprezzando la scuola e tecnica del Pizzaiolo Antonio Fiorenzano, che ce le regala basse e fini di pasta, sottile come Tradizione vuole. Ma questa per esserci richiede Storia, così, confrontandoci con quest’ultimo, scegliamo anche la Pizza Margherita di Re Ferdinando .
Quest’ultima si eleva a rappresentante di prodotti tipici del territorio campano, ma per ricordare l’antico Sovrano c’è l’aggiunta di un formaggio siciliano. Dopotutto l’idea è stata quella di unire due territori che secoli fa caratterizzano il Regno delle due Sicilie, quindi il Regno del Re.
La Margherita è storica e non ha bisogno di presentazioni. Nella seconda, invece, dobbiamo apprezzare l’inventiva e il legame di Gianni con il territorio.
Queste scelte sono dovute al fatto che ha pensato di unire due pomodori: “Il San Marzano dop dell’agronocerino e il pomodoro del piennolo del Vesuvio”, aggiungendo altri aspetti del Regno, come la provola fresca di Agerola, un formaggio pecorino ragusano stagionato 18 mesi, un olio extravergine d’oliva campano e basilico.
Eugenio Fiorentino
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