Dopo aver presentato il Black Coffee è stato giusto di andare ad assaggiare ma soprattutto capirci di più. Dunque abbiamo intervistato Ciro Lomasto, che con gentilezza ha rubato tempo al Suo Lavoro per risponderci con calma ed in maniera approfondita, infatti abbiamo capito molto di più, per cui è giusto condividere qui lo svolgimento.
L’idea del Black Coffee è abbastanza rivoluzionaria, come è stato possibile pensarla?
L’idea è stata di un nostro collaboratore quando ha notato questa cioccolata fondente, appassionandosi e proponendo di fare un caffè con la stessa, una vera e propria innovazione! Che poi ha ricevuto buoni riscontri dal pubblico, particolarmente alle donne, perché molto energico, non è dolce, e riuscendo ad essere di gradimento!
Ha unito tanti ingredienti, com’è stato possibile trovare il giusto dosaggio per restare nel buon gusto?
Domanda giustissima! Tutto frutto di una serie di esperimenti, perchè in questo caffè noi mettiamo una cremina di zucchero(fatta da noi), il cioccolato fondente e poi un pò di cannella, ma poca altrimenti disgusta, il tocco segreto per questo caffè rendendoli fantastico. Non a caso ci ha fatto impazzire e seguendo un nostro suggerimento lo fanno anche a Milano
Alla scelta degli ingredienti ci ha pensato da solo o è stato aiutato dai suoi bravi, ma soprattutto giovanili collaboratori?
No! Sono stati proprio loro, attraverso l’amore che gli ho insegnato per il lavoro, hanno pensato di fare questo caffè ed io li benedico tutti i giorni!
L’essersi accerchiato di tanta buona e promettente gioventù, è garanzia di continuare nel tempo, ma non può essere rischiosa perchè essendo un “bar di quartiere” è chiesta magari un pò più di classicità?
No! Non sono d’accordo su questo perché i miei collaboratori mi seguono da anni, dopo aver iniziato da zero ed oggi sono dei Professionisti curativi al massimo di ogni istante riguardo la scesa del caffè, l”acqua, sul. macinino, riguardo le macine e la manutenzione della macchina.
Perchè ha voluto creare un qualcosa di unico in un Bar senza posti a sedere ma semplicemente di passaggio?
Vero questo. Rimpiango tutti i giorni di non avere un posto dove accogliere tutti coloro che amano senesi e gustare il caffè con più tempo, infatti ci pensiamo, e potrebbe esserci una grande novità per tutto il nostro pubblico.
Nonostante l’aspetto della scomodità è sempre ben frequentato, com’è stato possibile farsi un buon giro di clientela?
Giustissimo! Questo è fondamentale… Io ho tanto a cuore perchè nel mio bar mi fa piacere che vengano persone per bene le quali possano gustare il caffè senza essere disturbati nonostante affianco ci sia il reparto giochi, ma c’è stata una buona educazione nel saper far essere sempre aspetti distinti e separati
Per questo ci racconti un pò la Sua storia alla guida del Bar Le Rondinelle?
Questa è una bella domanda! Giusto venticinque anni fa inizia la mia storia, quando i miei amici affianco vendevano il tabacchi ho avuto l’idea di unire bar e tabacchi e sono stato il primo bar tabacchi al vomero! Ci ho messo passione e così è nato il mio importante caffè, l’eccellenza italiana…. Non a caso anche quest’anno siamo stati premiati
Ritornando al Black Coffee, Lei è un amante del caffè ma non troppo tradizionalista, di larghe vedute, non teme che magari chi non è così possa contestarle di aver fatto un pò lesa maestà al gusto tradizionale del caffè?
Si. Questo è anche vero… Ci sono persone che gradiscono il caffè classico, poi dopo aver assaggiato questo tipo di caffè, dato che non è dolce, bensì di un gusto amaro ma energico, grazie al cioccolato fondente, tutti mi guardano e dicono: “Veramente hai ragione, è un buonissimo caffè inventato con grandissime proiezioni future.”
Ha mai pensato di brevettarlo o già lo è?
Abbiamo pensato di brevettarlo con un amico tempo fa ed è stato fatto molto presto, infatti ho già iniziato le procedure.
Un consiglio spassionato per invitarci a berlo?
Amici questo è un caffè che dopo averlo bevuto ne diventate dipendenti perché è carico di energia positiva, per questo dovete berlo!
Durante lo studio per il primo pezzo e per stilare l’intervista ho appreso che nel bar c’è una stanza in cui si studia e mantiene meglio il caffè?
Si! Confermo che è vero, ma dirò di più, oltre a studiarlo il caffè lo conservo in una camera iperbarica e riesce meglio nel mantenimento, il segreto per uscire sempre buono.
Ringraziamo l’ospitalità di Ciro nel dedicarci il giusto tempo durante il lavoro per la chiacchierata, ma soprattutto il buon lavoro dei Suoi collaboratori, che mi hanno permesso di constatare le reali bontà e forza che questa bevanda dona!
Eugenio Fiorentino