La convivenza dei gusti, magari inaspettati è un marchio di fabbrica della ricercatezza per delle bontà da assaporare in posti nuovi. Ottima attrattiva per i giri di eugenio_fiorentino_food_drink, ricordando quest’ultimo aspetto del bere, scegliendo per accompagnare un buon vino. Abbiamo visitato la Salumeria Buono 1934 a Via Posillipo 256, notando l’importanza di questo, dato che ormai è anche una buona vineria.
Perché per fortuna nel mondo della Gastronomia c’è stata un’evoluzione di certe professioni. I Macellai sono diventati anche dei fast food e certe Salumerie anche Bistrot e con una bella giornata luminosa, così la scelta di raggiungere la Collina più caratteristica della Città, per ammirare il paesaggio con il sole.
Magari non fermi ma in macchina. Così, girando tanto si perde la cognizione del tempo e si arriva al primo pomeriggio.
Magari lo stimolo della fame di ora di pranzo non può più essere accontentato a dovere con un pasto completo. Quindi ringraziando il Proprietario della suddetta Salumeria, è stato possibile accomodarci, nonostante non fosse più ora del pasto. Magari anche un bel pò avanzata e più vicina alle preparazioni per l’apertura per una cena, come da Lui detto, ricca di prenotazioni, ma è riuscito lo stesso a proporci un pranzo a soddisfazione! In primis consigliando un buon vino fresco , Elena Walch Gewürztraminer. Questo, essendo un bianco, non sembrerebbe il più indicato per i prodotti in esposizione, ma ci fidiamo del consiglio, scoprendo che il suo essere fresco e il lasciarsi bere facilmente, danno i giusti perché accompagnando bene la deglutizione.
Soprattutto per piatti da i prodotti di prima freschezza. Infatti, per capire di più, ecco la nostra ispezione della Salumeria.
Non è un solo un locale, ma un’attività anche per “fare la spesa”, quindi, una Salumeria vera e propria.
Per l’ordine del pasto celebriamo gli “adornamenti”.
Il tagliere di affettati e formaggi è d’obbligo. Freschi, ricercati e buoni, anche belli da vedere una volta serviti
La condivisione d’area del servizio, non altera il gusto di ognuno, anzi l’un l’altro si elevano.
Quasi come se quell’affettato fosse il miglior indicato per il connubio perfetto con quel prodotto caseario.
Ma nella nostra scelta c’è anche un pò di cucinato, così l’offerta delle bontà cittadini è d’obbligo.
Perchè maggiormente rappresentanti la freschezza dei prodotti, così l’unione dei gusti è possibile per la buona convivenza.
Grazie alla freschezza dei prodotti che godono di un gusto non alterato sia di un cucinato sbagliato, ma soprattutto di cattiva o lunga conservazione.
La convivenza dei gusti, magari inaspettati, è un marchio di fabbrica della ricercatezza per delle bontà da gustare, infatti
il caldo di carne e friarielli poggiati sulla freschezza della Mortadella, appena tagliata, è il miglior modo per donare maggior sapore al suo essere speziata.
Eugenio Fiorentino
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