Quando uno Storytelling del food si tinge di verde è per preparare a far gustare un buon piatto di Pasta con il Pesto alla Genovese. Da non confondere con il piatto a base di cipolla ideato nel periodo aragonese. In cui pare che il porto di Napoli fosse pieno di cuochi genovesi.
É così che lo Storytelling del food inizia la tintura!
In un piacevole viaggio nel Suo Storytelling del food e tradizione, fatto di spennellate gustose.
La rinomata ricetta ligure, ormai cucinata, amata e apprezzata in ogni parte d’Italia, a base di basilico, pinoli, aglio, parmigiano e olio extravergine. Ha origini incerte ma che affondano le loro radici in epoche molto antiche. Le prime notizie pare risalgano all’epoca dell’imperatore Augusto e sono contenute in testi che risalgono con probabilità al famosissimo poeta Virgilio, anche per gli abbinamenti tra pasta e altri ingredienti freschi . Già c’è voglia di saperne di più, giusto?
Allora… bisogna mettersi comodi!
In verità, le prime notizie certe hanno una data molto vetusta, ossia il 1873.
Nel tempo lo Storytelling del food ha mosso i suoi passi dalla filologia. Il pesto attraverso i secoli dal “Moratum” virgiliano al libro di ricette di Gio Batta Ratto.
Il primo a darci notizia di una salsa che ricordi anche solo vagamente il famoso Pesto alla Genovese è il poeta latino Virgilio.
Infatti, nell’Appendix Virgiliana, che raccoglie una serie di testi la cui paternità del poeta latino non è stata effettivamente provata. Compare un poemetto intitolato “Moretum”. Cioè una ricetta di una salsa a base di formaggio pestato nel mortaio e mescolato ad erbe rustiche, condita poi con olio e aceto.
Un’ulteriore testimonianza proviene dal Medioevo, precisamente da un monastero collocato sulle alture di Prà, vicino Genova. Si racconta che il pesto di basilico fu inventato da un frate. Attraverso alcune erbe che dei fedeli gli avevano portato.
Proprio a quest’anno risale la pubblicazione de “La cuciniera genovese”. Un manuale in cui tale Gio Batta Ratto, personaggio tuttora avvolto nel mistero. Riporta una serie di piatti della tradizione ligure, tra cui il pesto di basilico.
Il pesto alla genovese…in tutt’Italia: ecco alcune varianti famose e gustose da Nord a Sud.
Da qualunque epoca provenga, una cosa è certa! il pesto alla genovese ha conquistato tutta l’Italia e naturalmente, come accade con molti piatti simbolo della cucina italiana! Soprattutto ispirante…
In particolare, molte cucine locali hanno provato a reinterpretare questo piatto a modo loro, proponendo versioni alternative. La più famosa è quella del Pesto alla Trapanese. Nata, secondo una leggenda, attraverso gli scambi commerciali con i genovesi in età medievale e realizzata con mandorle e pomodori a crudo. Altre alternative molto amate del Pesto alla Genovese, hanno fatto si che continuasse lo Storytelling del food, in altre modalità. Sono quella alla Siciliana, che aggiunge ai pinoli e al basilico anche pomodori e ricotta, e quelle a base di rucola, pistacchi, cavolo nero e noci.
Ce ne sono tante altre ancora e se volete scoprirle continuate a seguire i nostri Storytelling del food, in cui vi raccontiamo storie golose ogni lunedì! Per poi continuare
Chiara Peluso