Tra giornate uggiose, cieli grigiastri, i primi freddi, la Pasta alla Carbonara, con caldo Storytelling del food che cela nei suoi piatti, ci giova!

Portata anche dai più abili Pizzaioli sulla Pizza, come nel caso della Pizzeria I Damiano.

Adesso il freddo incalza!

Quindi meglio riscaldarsi con lo Storytelling del food di  un buon piatto caldo, ricco e gustoso, che riscaldi il nostro palato e le nostre giornate. Si tratta di un piatto elaborato, a base di uova, guanciale, spolverata di pecorino , sale e pepe.

 

La soluzione perfetta per chi desidera un primo intramontabile della tradizione, completo sia a livello nutrizionale, sia di sapore.

Si tratta di uno dei piatti simbolo della Tradizione Romana!

Difficilissimo da preparare in cucina (perfino per i più esperti ai fornelli), ma per la Sua evoluzione ecco perché è conosciuta in tutto il mondo!

Uno storytelling del food nato su un fronte di guerra: la carbonara che conquista gli eserciti americani.

Contrariamente a quanto accade per la maggior parte dei nostri altri appuntamenti, non faremo un viaggio nel tempo molto lungo.

La storia carbonara inizia nel 1944, durante l’ultimo anno della Seconda guerra mondiale.

Infatti, il trampolino di lancio per il successo simbolo di Roma fu proprio una guarnigione di soldati americani. Questa combatteva tra Lazio, Molise e Campania per liberare l’Italia dal regime nazifascista.

La famosa e tradizionale “Cacio e ova”, a cui fu aggiunto il guanciale.

Durante la permanenza in Italia dei suddetti di oltreoceano, ebbero l’occasione di assaggiare un tipico piatto di pasta preparato sugli Appennini Abbruzzesi.

La versione ufficiale vuole che l’inventore di questo piatto di pasta sia il bolognese Renato Gualandi.  Costui fu incaricato di preparare un pranzo per accogliere la Quinta Armata americana e l’Ottava armata inglese a Riccione.

Nella sua creazione pare che Gualandi si fosse ispirato proprio alla tipica colazione all’inglese. Basandosi su uova e bacon per soddisfare i gusti degli ospiti.

Ecco servita a tavola la magia!

La fama della creazione di Gualandi si diffuse nella zona romana proprio perché fu il giovane Cuoco a portarcela. Alleandosi con le truppe che combattevano proprio in quella zona.

Ma perché si chiama carbonara?

Il nome deriverebbe da coloro che sono ritenuti i veri inventori, ossia i carbonai abruzzesi.

Un’altra leggenda fantasiosa propone le origini del rinomato piatto di pasta addirittura nell’800.

Si narra infatti che una ricca nobildonna del Polesine lo gustasse durante le riunioni della carboneria.

La Carbonara è di origine romana, abruzzese…o napoletana?

Questo Storytelling del food, in questo lungo giro d’Italia, non poteva risparmiarsi una tappa a Napoli.

Infatti, un’altra versione attribuisce la paternità della carbonara proprio alla città partenopea.

Si racconta che durante la permanenza dei soldati americani nella Seconda Guerra Mondiale questi avessero l’usanza di acquistare cibo d’asporto servito sulle bancarelle. Tra cui degli spaghetti alla cacio e pepe.

Non era un condimento saziante! Così uno dei soldati, che aggiunse alla sua razione un miscuglio di pancetta, uova in polvere e panna liquida.

Questa versione per chi cucina la carbonara è assolutamente proibita, ma pare che abbia gettato le basi per la ricetta moderna e ufficiale!

Naturalmente non esistono fonti certe che attestino la veridicità di questi fatti. Qualunque sia l’origine della carbonara, indubbiamente si tratta di un’invenzione prelibata e sopraffina. Ideale a pranzo e a cena, soprattutto per gli amanti sfegatati della pasta e in generale della buona cucina. E se anche voi la amate, non potete perdervi i nostri prossimi Storytelling del food! Ma intanto…


Chiara Peluso

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