Il Pistacchio, ormai nell’attualità tra le proposte di food spopola, inizialmente come novità gourmet, ormai, grazie allo Storytelling del food, diventato tradizione. L’aspetto storico ma moderno attuale è all’oscuro che prima del traguardo raggiunto ci sia un viaggio temporaleRiuscendo a rafforzarlo per diventare un ingrediente imprescindibile in ogni cucina, per molte proposte.

Per curiosità cronologica riscontriamo per la prima volta la parola “pistacchio” nell’Antico Testamento, successivamente nella Genesi (origine-nascita del mondo) capitoli 42/43 versetto 11.

Infatti reperti archeologici testimoniano la presenza del pistacchio già nel 6760 a.C. nelle terre della Giordania. Perchè saranno gli Arabi, conquistando la Sicilia nel X° secolo, introdurranno per poi far aumentare la coltivazione della pianta anche in Italia, insegnando le prime giuste preparazioni   e lavorazioni .

Non bisogna credere che sia l’inizio dello Storytelling del food. Questo parte da molto lontano, le sue origini risalgono addirittura al Paleolitico!

Diventato frutto di alto pregio, è molto apprezzato e richiesto nei mercati europei e giapponesi per le dimensioni e l’intensa colorazione verde. É piantato ad una altitudine che va dai 300 ai 750 metri. Le caratteristiche del terreno devono essere rocciose, calcaree magari di origini vulcaniche. Infatti l’albero è molto resistente alla siccità. Gode di longevità e resistenza.

Così il reale Storytelling del pistacchio.

Rifacendosi alle origini orientali o di quella zona, il pistacchio (dal greco Pistàkion) è una pianta originaria del bacino Mediterraneo (Persia, Turchia), coltivata per i semi, utilizzati per il consumo diretto, in pasticceria e per aromatizzare gli insaccati di carne. Era noto e coltivato dagli antichi ebrei e già allora ritenuto un frutto prezioso.

Infatti una curiosità cronologica per una collocazione temporale, per la prima volta la parola “pistacchio” si fa notare nell’Antico Testamento.  Precisamente nella Genesi (origine-nascita del mondo) capitoli 42/43 versetto 11.

Furono gli Arabi, dunque, strappando la Sicilia ai Bizantini, ad incrementare ed a attrezzarsi nella coltivazione del pistacchio che nell’Isola, particolarmente alle pendici dell’Etna, trovò l’habitat naturale per uno sviluppo rigoglioso e peculiare. Per una adatta lavorazione

Così la Sicilia sarà culla per secoli una propria coltivazione pregiata per bontà uniche, da garantire sempre fresche, anche grazie al buon pistacchio

Ha raggiunto la fama della bontà, con il Pistacchio di Bronte chiamato anche “l’oro verde”. Perchè presenta caratteristiche peculiari che lo contraddistinguono rispetto al pistacchio coltivato in altre aree siciliane (Caltanissetta o Agrigento).

Lo Storytelling del food diventa attualità con le mode. Infatti il Pistacchio, grazie al suo gusto particolare ed una dolcezza elevata spopola in Pasticceria, ma grazie al primo, anche in Pizzeria, per creare contrasti di gusto. Nati inizialmente come innovazioni gourmet, ormai consuetudine di quasi tutte le Pizzerie. Perchè è così che può continuare lo Storytelling del food. Da scoprire insieme. Ai prossimi sviluppi. Non ci faremo attendere, sapete dove trovarci.

Eugenio Fiorentino

 

 

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