Arrivato il tepore estivo, certe accoppiate da Storytelling del food, come pomodoro e Mozzarella, non devono farsi solo caldi su Pizza Margherita al filetto. Ma devono restare fresche, come, in un’insalata Caprese.
Un aspetto particolare sono le origini del piatto.
Tante idee e tante storie ma la domanda è: “Come nacque l’insalata Caprese?”
Sicuramente nasce come un secondo piatto. partenopeo che incontrale sue origini nella bellissima Isola di Capri.
Riguardo la nascita del Storytelling del food, così come accade per molti dei piatti tipici del nostro paese, ci sono diversi miti e leggende!
La vicenda più accreditata sull’origine di questa deliziosa insalata, riporta la nascita del piatto durante il secondo dopoguerra.
Nonostante l’eleganza, molti sostengono che la ricetta della Caprese debba la sua nascita a un muratore particolarmente patriottico. Perché racchiudeva i colori del nostro tricolore all’interno di un panino:” Basilico, pomodoro e mozzarella.”
Non è l’unica, seppur credibile ed affascinante. C’è da dire che esiste una prova storica antecedente a questo a vicenda, come seconda ipotesi. Questa fa risalire la nascita della Caprese a qualche anno prima, negli anni Venti. Quindi l’insalata sarebbe stata uno dei piatti del menù futurista che troverà spazio in un hotel di Capri. Dopo essere stato ideato per una cena a tema dedicata al fondatore del movimento letterario, culturale e artistico, Filippo Tommaso Marinetti.
Con l’obiettivo di stupire il poeta, che più di una volta si era scagliato contro la cucina tradizionale, si decise di realizzare questa particolare insalata. Al fine che rappresentasse l Italia nei colori e negli ingredienti. Soprattutto per contrapporsi come novità alla classica pasta, perché lo stesso Marinetti definiva “passatista di pesantezza”.
Bella, affascinante e di rilievo, ma… Non finisce qui!
A quanto pare, secondo cronache cittadine, ci fu un’altra vicenda per la Caprese che coinvolse, addirittura, il Re Farouk, sovrano d’Egitto.
Bene o male se non è secondo dopoguerra, ci siamo vicini. Nel 1951, il suddetto Sovrano si recò in visita a Capri con la famiglia. In un pomeriggio assolato, richiede un pasto veloce che potesse placargli la fame. Così ebbe l’occasione di assaporare un fragrante panino farcito con pomodoro, mozzarella e basilico. Anche un nobile palato come quello del re Farouk, rimase estasiato dall’incontro di questi tre sapori campani!
Questi continuano tutt’oggi! C’è un prosieguo allo Storytelling del food in più varianti da scoprire, gustare, ma soprattutto ammirare. Su Pizza o focaccia o pane o sandwich
e magari in Pizza anche se rivisitata e resa “pop” come dai Fratelli Salvo, ma non solo, scopriremo altro insieme!
Eugenio Fiorentino