La Ricotta è una soffice bontà perfetta sia per il gusto dolce che il salato, riuscendo a scrivere uno Storytelling del food.

remosa, avvolgente e delicata, la ricotta non è semplice latticino!

Non è solo gusto moderno, affonda le sue radici in un passato molto antico.

Infatti, le sue origini risalgono ai tempi delle piramidi egizie, fino a giungere alla corte di Caterina de’Medici, dalle ricche tavole imbandite alle mense popolari.

Una storia lunga da oltre 2000 anni: la ricotta dagli Egizi fino alle preziose tavole di Caterina de’Medici.

Secondo alcune testimonianze, pare che la ricotta fosse già prodotta e diffusa presso le persone più abbienti della società. Addirittura pare sia considerato un cibo particolarmente prelibato. Infatti, furono trovate sue tracce anche all’interno della tomba del faraone Horus Aha.

Dalla storia, lo Storytelling del food passa anche alla letteratura, coinvolgendo uno dei poemi più famosi di tutti i tempi, ovvero l’Odissea di Omero. Si racconta di come il gigante Polifemo mungesse delle capre e mettesse il loro “latte” all’interno di canestrini di vimini. Indubbiamente ci fanno pensare alle confezioni odierne in cui compriamo la ricotta fresca.

Anche il mondo romano diede il suo contributo sulla diffusione della ricotta: se ne parla, infatti, nelle Georgiche di Virgilio. Precisamente nell’episodio in cui il pastore Aristeo apprende la lavorazione del latte dalle Muse. Notizie medievali ci raccontano anche di un San Francesco che pare abbia insegnato a dei pastori a lavorare la ricotta. La popolarità del celebre latticino continua in età rinascimentale. Presso la corte di Caterina de’Medici, che lo fece impiegare in gustose ed elaborate ricette.

La magia della ricotta nel dolce e nel salato: ecco alcuni famosi (e deliziosi) piatti.

Dai palati più fini e delicati la ricotta conquistò in fretta la cucina del popolo, diffondendosi in fretta tra tutti gli strati della società. La ricotta oltre a essere un antipasto o spuntino gustoso da spalmare su una fetta di pane, è anche un ingrediente alla base dei piatti più famosi e deliziosi sulla buona tavola italiana. Sono celebri i ravioli ricotta e spinaci

, ricetta antichissima, che risale anch’essa all’Impero Romano, ma che in realtà è stata elaborata in maniera originale in più parti del mondo.

Spaziando sul dolce non possiamo non menzionare poi due pilastri della Tradizione Siciliana a basa di ricotta, ovvero la Cassata

e il Cannolo

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La prima ha origini medievali, che risalgono al periodo arabo, nel XI secolo a.C. e secondo una descrizione del più tardo Declarus di Angelo Sinesio, viene definita proprio come “composto di pane e formaggio”. Anche il cannolo nasce durante la dominazione araba medievale, secondo una leggenda, proprio nel palazzo dell’emiro. Tuttavia, la sua ricetta ha origini più antiche: sappiamo infatti che Cicerone, che era stato per anni governatore dell’odierna Marsala, lo avrebbe definito un “tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus”, ossia un dolce fatto di grano, a forma di tubicino, e farcito con un derivato del latte.

Origini più recenti ha invece la celeberrima torta ricotta e pere, nata alla fine degli anni ’90 proprio a qualche chilometro da Napoli.

Si tratta del piccolo centro di Minori, sulla costiera Amalfitana, precisamente dal pasticcere Salvatore De Riso, da cui prende il nome la nota pasticceria. Pare che l’autore si sia ispirato a una leggenda della costiera, di origini medievali (e menomale che il Medioevo era un periodo “buio!”), secondo cui un cuoco avrebbe fatto cadere per errore dei pezzi di pera nella ricotta: involontariamente diede vita alla magia!

Ma non solo il dolce per la Ricotta! Trova spazio anche per e con la Pizza. Così oltre alle rivisitazioni gourmet, eccola nel Calzone al forno o nella Pizza fritta.

Non resta che smentire il significato negativo del napoletano termine Ricottaro, scansafatiche o altro. Chi realizza o fa la Ricotta ma quella buona, ha permesso tante bontà da Storytelling del food, ma anche altre innovative, dolci e salate. Queste magari da S.C.P.

Chiara Peluso