Al Tarallificio Tonino, C.so Secondigliano 231, spesso andiamo, in orari più svariati, ma solitamente prima del mezzogiorno, così, grazie alla buona arte bianca, è ancora ora di cornetto.
Certo trattandosi di un’attività diversa dalla Pasticceria, magari il prodotto finale sarà buono ma non proprio ottimo da sostituire uno realizzato in Pasticceria, ma qui c’è l’errore!
Attraverso lavori in laboratorio, tra stabile e staff, il buon Dario Vitullo è riuscito a creare la combo perfetta per un buon prodotto non solo da arte bianca ma anche da Pasticceria!
Infatti nella condivisione per il cornetto di oggi possiamo notare un giusto colore, che mostra un esterno nocciola, come si può notare nel dettaglio,
e garantiamo un interno giallo chiaro/paglierino.
Anche se può sembrare una sciocchezza, non lo è! Soprattutto per una questione di gusto, perchè un impasto troppo giallo, rivela la presenza di troppe uova e la bassa digeribilità del prodotto. In più, mordendo il giusto giallo all’interno per evidenziare il giusto o l’assente utilizzo di margarina. La crema è fresca, leggera, scioglievole e per nulla grumosa.
Anche se non arrivati al momento dell’essere sfornati, ha resistito il giusto profumo, che avvertivamo nel Tarallificio. Infatti, ricordavamo l’ebbrezza di burro caramellato, vaniglia e farina di grano ad ogni morso.
Tutto ciò aiuta anche per notare la giusta consistenza, mostrando un esterno croccante e l’interno soffice. Tutto merito della buona lievitazione, aspetto già notato stringendo l’interno fra il pollice e l’indice( trucchetto del mestiere), e la pasta è “tornata indietro”, perchè ha lievitato in modo ottimale.
Merito della buona alveolatura. Infatti all’interno era ben alveolato.
Non a caso, “mordendo, mordendo” abbiamo notato che i fori dell’impasto erano di dimensione media garantendo la buona digeribilità nel prosieguo della mattinata.
Eugenio Fiorentino