Dove ci si trova, e soprattutto, mangia bene, si ritorna, quindi per la domenica, “giornata free”, il Ristorante Farinoso, via Raffaele Morghen 36b, fa a caso di eugenio_fiorentino_food_drink, beneficiando dell’atmosfera tranquilla della sala esterna.
Infatti, come mostrato su Instagram, un’altra visita per una domenica in bontà è stata fatta! In ottica raffinatezza ed essendo stati nella sala esterna, la suddetta è anche in giusta atmosfera.
Quest’ultima risulta essere totale, in più aspetti di cucina. Il Ristorante Farinoso si conferma un ottimo connubio tra tradizione ed innovazione.
Il binomio resiste perché nessuna sovrasta l’altra per sapori espressi. Tutto molto raffinato, anche il nostro antipasto. Poteva saziare chiunque ma le nostre scelte, sono oculate affinché sazino solo l’attesa del primo piatto. E così si aprono le danze con un binomio agli antipodi della gastronomia ma a braccetto della tradizione. Quindi ecco il ciurillo fritto e tradizionalmente “imbottonato“( imbottito, cioè con un pò di ricotta all’interno).
Tutto leggero, o meglio, non esagerato, perché deve lasciare spazio alla parmigiana di melanzane .
Certo l’accoppiamento perfetto sarebbe perfetto con la mozzarella, ma siamo solo all’antipasto, quindi, bene così!
Abbastanza riempiti possiamo aspettare e gustare senza fretta ed avidità il primo piatto ordinato. Tra la grande varietà dell’offerta, tra terra e mare, decidiamo di restare sui gusti già percorsi. Così si continua di terra, ma in maniera raffinata c’è un’aggiunta marina, che ben convive e da prelibatezza al piatto.
Così ecco dei raffinati spaghetti quadrati al basilico( perchè insaporiti nell’impasto, non a caso di produzione del Ristorante) su crema di datterino giallo, un’aggiunta di stracciatella di bufala, parmigiano reggiano e gambero scottato di Mazzara del vallo.
Quando l’idea del gourmet non svilisce una pietanza.
Perchè, beh, c’è di tutto… mare e terra convivono in un’armonica simbiosi che rende il piatto, per abbinamenti, cottura, legatura di una bontà assoluta, senza dimenticarsi dell’unicità. É un piatto dal sapore delicato e pulito che quasi sciacqua la bocca, con la sua innovazione del peso( no di cucinato ma di valori) della tradizione all’antipasto, rendendo il nostro pranzo un pò più simpatico, con diversi gusti.
Forse troppi, quindi senza ordinare il secondo, che già siamo andati oltre, arrivati al dolce, meglio sciacquarsi un pò la bocca, rinfrescandola, ecco
artigianali delizie a limone. Ottimo dolce mignon, che non storpia i sapori in bocca, anzi rende maggiore il piacere precedente.
Ringraziamo Teresa e Claudio per l’ospitalità e i ragazzi per il servizio.
Eugenio Fiorentino