Al DiretTour, per una Pizza fritta, alla Pizzeria Siamo fritti, Via Arcangelo Ghisleri 24, non dev’essere necessaria la scusa di seguire all’Università.
Magari anche per altro come da noi pensato, ma il nome, presagio di speranze perse, non intimorisce.
Così per i soliti impegni aziendali ci siamo recati in Pizzeria. Ora di pranzo vicina, quindi perchè non gustare una specialità della casa?
E magari adeguare il nostro organismo al nome della Pizzeria 😅, ordiniamo, per ognuno di noi, la Pizza fritta che ci sono subito preparate.
Prima di iniziare ad ammaccare è giusto controllare l’olio e la sua temperatura. É tutto ok, quindi, si va al banco e si lavora. Ammaccatura veloce, per aprire bene i panetti, distendendoli non troppo per non rompere la maglia glutinica. Anche se schiaffetti o meglio, “paccarielli”, sembrano vere e proprie carezze. I panetti, rilassati dall’amore del Pizzaiolo, si distendono. Così è il momento degli ingredienti, che sono presi ancora freschi da sotto al bancone, dove magari ci da una zona più refrigerata, forse per far si che restino a lungo freschi, in modo che non collassi il tutto al e nel caldo della friggitrice.
Sapendo che la mangeremo non in piena comodità, la guarnizione non è completa e soprattutto abbondante. Ma non disperiamo, la presenza contenuta degli ingredienti, farà si che il gusto dell’impasto fritto il giusto si esalti. Non a caso, realizzandola a Piscitiello, per il trasporto
e per la leggerezza, la Pizza è bella dorata, non ustionante e di impasto finissimo.
A volte capita che questo ricopra tutti gli ingredienti della farcitura, perchè è troppo pastosa, invece essendo ben steso fa si che gli ultimi danno sapore ad ogni angolo della Pizza.
Merito anche dell’assenza del sugo, per salvaguardare noi stessi nel furgone. Questo aspetto fa si che la freschezza degli ingredienti, non solo perchè appena tirati fuori dal frigo, renda la Pizza ancora più leggera, e soprattutto buona e fresca.
Grazie!
Eugenio Fiorentino