Sin dalla nascita la Pizza Margherita al filetto, è stata capace di scrivere uno Storytelling del food, nonostante un’apparente idea gourmet.

Cambiando l’idea del pomodoro passato con pomodorini freschi. Il primo può apparire caldo, così se ci dovesse essere bisogno di freschezza, la si può lasciare “bianca”, colorandola, semplicemente, con dei pomodorini freschi. Non a caso si tratta di un piatto tutto campano. Ogni volta incanta il palato degli amanti della pizza e in generale del buon cibo.

Realizzata con determinati, tipici, ingredienti, come: “Pomodoro fresco passato, mozzarella e basilico”, questi anche se in diversa forma, permettono il tricolore della bontà. Come riescono per una gustosa Pizza Margherita, che ha scritto nel tempo uno Storytelling del food, che per una Pizza Margherita al filetto.

Grazie al sapore inconfondibile dei pomodorini inizialmente rossi e con nuove mode anche pomodorini gialli)

fonte immagine https://www.ricettariotipico.it/pizza-al-filetto-di-pomodoro

 

 

 

 

 

 

 

 e la mozzarella di bufala messi insieme. Anche con un pizzico di origano, ma soprattutto basilico creano una Pizza, forse tra le più amate sulle tavole, non arrivata per caso.

Dai monasteri alle Pizzerie.

La fortuna della mozzarella di bufala che si distingue da quella tradizionale poiché prodotta con latte, appunto delle bufale. Queste furono portate nel territorio campano dalla popolazione Araba nel Medioevo. Infatti al 1100 risalgono i primi documenti che attestano l’allevamento di questo bestiame e la produzione della mozzarella in un Monastero nei pressi di Capua. La lavorazione di questa specialità si perfezionò al punto tale che già nel XV secolo nacquero le bufalare, ossia edifici dedicati all’allevamento dalle bufale.

Non sappiamo precisamente quando si sia diffusa questa versione, dato la storia molto intricata e misteriosa sulle origini della pizza. Ma una cosa è certa: l’ingrediente che rende questa pizza davvero unica e amatissima è la pregiata mozzarella di bufala, specialità delle terre campane.

Questa Pizza ha il potere di rendere tradizionale il gourmet, a discapito del detto latino “Melius abundare”, perché con semplicità e innovando si crea il gusto nuovo. Quasi mettendo da parte le tantissime e ricche varianti di Pizza, che hanno un pò snaturato, come crocché, pistacchio e mortadella, salsiccia e patate, ecc…  Infatti la Pizza al filetto rappresenta una soluzione per chi preferisce una via di mezzo tra Tradizione e gourmet. Realizzata, semplicemente, con pomodoro fresco e mozzarella di bufala.

 Ad oggi questa prelibatezza non manca sulle tavole dei campani e i turisti non rinunciano ad acquistarla come souvenir da portare a casa. La mozzarella di bufala ha ottenuto fortuna anche nel mondo della pizza, in cui ne è nata una dedicata interamente a lei, accostata ai dolcissimi pomodorini del Vesuvio.

Chiara Peluso

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