Gli spaghetti alla puttanesca” o semplicemente “aulive e cchiapparielle” (olive e capperi), sono un primo piatto, nonostante sia nato nella Capitale, ormai tipico della cucina napoletana. Sebbene la motivazione della nascita non molto pudica, non ferma varie attività a riproporre il piatto, magari migliorandolo e dandogli onore come il Bellini Ristorante Pizzeria di Via Costantinopoli 79/80.
Certo la nascita è varia sicuramente risale agli inizi del ‘900, e c’è una “diatriba”.
C’è chi dice che è di un oste romano, che ideò questo piatto, da poter gustare nell’attesa, appositamente per i visitatori di una casa di appuntamenti che si trovava nella periferia di Roma ma questo “vizio” è anche napoletano.
Infatti secondo Arthur Schwartz, il pluripremiato autore del libro “Naples at table”
questo piatto è nato all’inizio del XX secolo nei Quartieri Spagnoli. Pare che sia stato inventato proprio in onore delle donne che lavoravano in queste case.
Altra versione capitolina è quella che agli inizi del ‘900, in cui un altro oste ideò questo piatto appositamente per i visitatori di una casa di appuntamenti che si trovava nella periferia di Roma.
Insomma è un piatto di attesa di gusto, non solo sessuale, perciò la preparazione e cottura richiedono precisione ed accuratezza, nella preparazione, così lo si omaggia con la semplicità che lo ha sempre contraddistinto. Cioè la ricetta tipica:
Ingredienti per 4 persone :
- gr. 350 Spaghetti
- gr. 400 Pomodori da sugo
- gr. 80 Olive nere denocciolate di Gaeta
- 2 Cucchiai di chapperi sotto sale
- 1 Spicchio d’aglio
- 1 Peperoncino
- Prezzemolo q.b.
- Sale q.b.
- Olio extravergine d’oliva q.b.
Procedimento:
In una padella soffriggere l’aglio schiacciato con abbondante olio evo.
Aggiungere le olive denocciolate, i capperi dissalati e il peperoncino.
Dopo un minuto aggiungere i pomodori, precedentemente lavati e tagliati in pezzi grossolani.
Cuocere a fuoco medio per 10 minuti circa, poi aggiustate di sale e aggiungete il prezzemolo tritato.
Nel frattempo cuocere gli spaghetti in una pentola con abbondante acqua salata.
A metà cottura, con l’aiuto di un forchettone, versarli nella padella col sugo con un pò di acqua di cottura e terminare la cottura.
Servire gli spaghetti alla puttanesca aggiungendo del prezzemolo fresco tritato direttamente sui piatti ed un filo di olio a crudo…
Adesso, quando la proposta è tradizionale, come propongono i proprietari del Ristorante Bellini, l’attesa del piacere non è mangiare il piatto di pasta per un qualcosa dopo, ma i procedimenti in cucina, che poi permetteranno di gustare una produzione tipica, storica, che ne ha viste tante, senza mai distogliere l’attenzione dalla bontà!
Eugenio Fiorentino