É vero che siamo in vacanza e quindi in ferie ma queste permettono di poter fare DiretTour involuti. Caso ha voluto che mi trovi all Hotel Pagoda, via delle Fornaci, 7 ad Ischia.
la location è da subito suggestiva e piacevole, non a caso hanno attrezzato la zona che di mattina è balneare come palcoscenico per la serata.
Quindi a stretto contatto con il mare anche la cena si è dimostrata tale, così abbiamo iniziato con un buon piatto di crudité in cui devo ammettere che molto simpatica è stata la scelta di servire anche qualcosa a mo di bruschette rendendo più pieno il morso. Ma bisognava restare leggeri, dopotutto era solo l’inizio di una cena importante. Infatti poi arrivando ai primi si passa a gustare dei deliziosi paccheri alla rana pescatrice.Scelta abbastanza insolita, quasi gourmet. Era facile puntare su dei frutti di mare, facili da far legare in un piatto di pasta abbastanza inflazionato. Per rendere unica la serata, quasi indimenticabile, hanno regalato bellezza, bontà e gusto ad un animale che di queste qualità non gode
ma le sue dimensioni permettono che si possa prendere tanta carne per riuscire in un sugo sublime che leghi la pasta in maniera perfetta. Non a caso il piatto si è dimostrato di una leggerezza incredibile. Non c’è stato bisogno di ulteriore condimento come olio o chissà che altro per creare il sugo, merito dello Chef!
Ovviamente il mare non potendoci abbandonare, per vicinanza ma anche per input di portate iniziali si è confermato con un buon secondo in un trancio di salmone cotto a puntino.
Dimostrazione data anche da un aspetto particolare, insolito ma positivo!
La pelle che sempre è intorno a qualsiasi trancio quando questo è cotto in maniera grossolana crea difficoltà nella rimozione. Spesso dovendo rinunciare a pezzi di trancio invece in quest’occasione è stata ben rimossa. Potendo gustare un qualcosa rimasto illeso fino al punto del taglio per mangiarlo. È deducibile una buona cottura in padella che non ha fatto molto bollire ma semplicemente permettere una cucina alla piastra.
Cibo a latere bisogna premiare anche la carta dei vini che ha funto da accompagnamento alla cena, per restare e “giocare in casa” il consiglio è arrivato pro con un buon Casa d’ambra Biancolella Vigna del lume, merito dell’uno che dell’altro perché i sapori si sposavano benissimo.
tutto poi si è concluso con una simpatica offerta di dolci mignon in cui devo ammettere, svelando il peccato di gola, che ì bignè al limone erano davvero buoni, sapori non forti o in contrasto. Insomma, come tutte le altre portate, era ottimo il matrimonio di gusti e dosaggi. Beh, lasciando stare l’improvviso temporale che non ci ha fatto divertire o estasiare con i tipici fuochi di artificio a mare di Ischia, siamo rimasti felici è convinti della e dalla cena!
Al prossimo DiretTour, sperando che il meteo sia clemente….
Eugenio Fiorentino