Dopo la presentazione dell’evento TuttoPizza e qualche visita di collaboratori, non poteva mancare il DiretTour, ringraziando l’invito fattoci dal Molino Caputo, è stato importante parteciparci in prima persona per poi raccontare il tutto.
E così leggo all’ingresso su uno stand TuttoPizza, vedo un corridoio e mi lancio in questo viaggio nel mondo della Pizza tra storia ed attualità e non solo, è per davvero la Mostra del buon cibo, forse troppo. Ma vabbè…
L’itinerario parte dagli inizi della figura del Pizzaiolo, ricordando che la Sua è un’arte, infatti
un qualcosa che deve necessariamente esser stata fatta nel tempo, così si è accolti da tante Figure storiche che hanno dato grande prestigio alla Pizza napoletana in questi anni.
Non a caso tra tante immagini è importante conoscere come anche il mondo al di fuori abbia cambiato un pò la vita in Pizzeria, sia in costi , facendo ricordare come la Pizza nasca un piatto povero accessibile a tutti.
Per cui la bellezza del Salone TuttoPizza è proprio questo continuo confronto temporale, tra Storia ed attualità, in prodotti da utilizzare, prodotti finiti e tanto altro.
Infatti agli albori dei tempi la farina utilizzata era solo una e di unica lavorazione, invece gli studi e la continua voglia di voler produrre meglio dell’altro ha permesso una grande varietà. Non a caso come Molini vari si contendevano la visibilità.
Sebben la Farina, l’oro bianco, sia il prodotto fondamentale per fare la pizza e il Pizzaiolo il primo ed unico Artigiano in grado di produrla ha bisogno di importanti aiuti nella lavorazione e preparazione dell’impasto, così di tante nuove impastatrici, più tecnologiche si può godere in Pizzeria per migliorare il prodotto, così tra impastatrici e forni di nuova generazione
l’Arte del Pizzaiolo ne trarrà solo benefici.
Ma necessita di buoni prodotti da utilizzare, quindi tra affermati e moderni è possibile studiare, gustando, tanti Molini, quindi spazio a
che ci hanno accolto, accompagnando la giornata con prelibate degustazioni di Pizza, tra classica e gourmet, permettendo che si creasse tra gli astanti un clima conviviale, magari per confrontarsi riguardo il modo per migliorare il proprio lavoro, non a caso era presente una nostra conoscenza, Davide Civitiello che in giorni passati ha dedicato un pò del suo tempo lì, dal 18 al 20 maggio, in masterclass.
Importante è stato contestualizzare il tutto, quindi con le dovute precauzioni del periodo, è stata possibile trascorrere una giornata tranquilla.
Agendo con coscienza ci siamo assuefatti potendo gustare la Pizza vera con i giusti gusti, grazie a chi da tempo lavora ed ha maturato esperienza per essere al meglio nel settore, come la Cirio
che mette a disposizione ben due prodotti per il sugo sulla Pizza, ovvero il pomodoro pelato o la polpa in box. Preparare il suddetto non è una passeggiata quindi l’evoluzione ha permesso alle industrie di creare una grande varietà di prodotti, accontentando ogni esigenza.
Un aspetto bello ed affascinante della nostra vista è composto dalla scoperta delle larghe vedute che non classificano e limitano la Pizza all’essenza napoletana, ma essendo un prodotto di gusto internazionale può diventare anche un peccato capitale, se trasformato con la Farina Di Marco in in Pinsa Romana.
Durante la visita agli stand la giornata è trascorsa in degustazioni varie, tra Pizza, assaggi di pasta, ma soprattutto scoprendo le nuove frontiere del settore alimentare, ovvero il biologico, tra varie Aziende Agricole Biologiche, come la Di Cerro Azienda Agricola Biologica e la Nanometrozero Azienda Agricola Biologica che con le loro produzioni mi hanno dato modo di ricredere molto sul biologico, apprezzando il gusto naturale e insaporito il giusto delle loro produzioni.
non solo cibo c’è bisogno anche del miglior e giusto accompagnamento mentre si mangia, così alla, chiamiamola noi, “Fiera del buon cibo” non possono mancare le aziende che garantiscono dei buoni prodotti
Grazie a questo evento è possibile comprendere che il futuro per il food e la vita nella Ristorazione e nella Pizzeria è ancora florido, nonostante gli anni tristi trascorsi, questa fiera ha avuto quest’importante merito: “É possibile iniziare a dimenticare dei brutti momenti di solitudine ed inoperosità perché nelle giuste modalità una nuova vita nella e per la Ristorazione, qualunque essa sia, è possibile!
Eugenio Fiorentino