La pizza “moderna”, quella che fa del topping il suo fiore all’occhiello mi emoziona, non lo nego.
Ma la rota ‘e carrett mi fa sentire come Peppeniello quando vede il principe di Casador.
Quella di Angioletto Tramontano è praticamente perfetta, arrivata dopo anni di pratica e studio, perchè per raggiungere il successo nella e con la Pizza napoletana bisogna compiere una scalata per essere al di sopra e ricordato.
Sottile come un velo.
Nessun grado di separazione tra impasto e topping, morso unico. Cottura magistrale. Il piatto è come il trucco, c’è ma non si vede. Per una pizza che è autentica magia. Una provola e pepe come Dio comanda.
Ma prima avevo iniziato con un fritto.
“CARBONESE”: fusione tra la genovese – mio piatto preferito – e la carbonara. Un azzardo, una follia quasi
Insieme ricordano un abbinamento d’antan( di altri tempi) come quel gemellaggio sportivo che si celebrava prima del derby del sole negli anni 80 quando a centrocampo supporters partenopei e giallorossi si scambiavano vessilli e doni.
Un inizio importante, ricco. Senti contemporaneamente la dolcezza della carne che s’immerge nella suadente crema all’uovo alla base
Ci mangiano tranquillamente in due, ma il mio stomaco non lo sa e trangugia che è un piacere. Assaggiatela e ditemi la vostra
Tornando al padrone di casa è uno dei top player campani e nazionali. Ha formato tantissimi pizzaioli, ma è rimasto umile e alla mano.
Meriterebbe molto più riconoscimento per la persona che è e per lo straordinario prodotto che offre garanzia di felicità.
É sempre un piacere.
Antonio Caldarelli