Siamo a Napoli, in un quartiere popolare come quello di Secondigliano e girando per strada, tra le varie botteghe di salumerie, panifici, cresce in noi una certa acquolina, ma desideriamo uno spuntino veloce, da Fast Food.

Date le tante vicissitudini salutari cerchiamo qualcosa di genuino, fresco e ben preparato al momento, così spunta la vetrina del Tarallificio Tonino

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Possiamo pensare: “Caspita… Un piccolo tarallo non mi sazierà a pieno!” Beh… se disponibile solo questo snack è vero, perciò queste attività adesso offrono di più, rispetto agli iniziali tempi, come quelli del 19 marzo 1977, per l’attività in questione, in cui ci si accontentava di poco. Quando due giovani uomini intraprendenti e pieni di entusiasmo decisero di mettersi in gioco, tentando la fortuna, sfruttando l’idea del commercio di un prodotto popolare…e buonissimo ovvero il tarallo ‘nzogna e pepe”.

Così all’inizio si puntava e bastava solo sulla ciambella salata tipica napoletana, perché non a caso si tratta tuttora di un Tarallificio, ma la scelta fu dovuta giusto ad un voler muovere “in sicurezza” i primi passi.

Poi nel tempo la propria piccola attività commerciale ingrana così bisogna sfruttare la gastronomia quindi bisogna produrre qualcosa oltre i taralli. Perché non bastano, così con l’aiuto di validi collaboratori, oltre la produzione del tarallo si aggiungono i biscotti secchi, i rustici, la pasticceria, le torte e tutti altri squisiti prodotti che ancora oggi si possono gustare, grazie alla genuinità di un tempo che ancora resiste.

Questa è rimasta nell’entusiasmo di anche dei due giovani che oggi si esprimono alla guida come le nuove generazioni che non dimenticano l’amore iniziale degli avi e continuano a lavorare con lo stesso. Così oggi al Tarallificio Tonino, l’attività non è più dedicata esclusivamente alla produzione del tarallo napoletano, ma si è modernizzata, riuscendo a diventare una specie di Fast Food a più gusti, a tutti gli effetti. Infatti anche a quarant’anni di distanza, sembra che da Tonino il tempo si sia fermato. Perché almeno in laboratorio si produce di tutto e di più, bontà a più gusti, per garantire il fast food genuino, insomma alla napoletana, per accontentare ogni desiderio, producendo squisitezze a ripetizione dal dolce( pasticceria) al salato (rosticceria)

Qui i taralli, lavorati a mano, vengono sfornati a tutte le ore. Se si ha un po’ di fortuna li si riesce a comprare ancora caldi. A garantirne la bontà, oltre all’esperienza, anche la scelta di ingredienti di qualità. Il grasso è ben proporzionato rispetto all’impasto, che normalmente viene fatto lievitare per circa 24 ore. Un equilibrio che li rende croccanti quando li si addentano ma friabili in bocca. Oltre al classico sugna e pepe, da Tonino si possono trovare anche i taralli con salsiccia e friarielli, peperone e formaggio, quelli dolci glassati.

Ma il bancone per essere da “fast food” nelle ore di punta garantisce sempre buoni spuntini veloci e salati più sostanziosi e grandi rispetto ad un sempre buono tarallo, che bisogna ammettere non essere saziante al massimo!

Eugenio Fiorentino

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