Vi ho già presentato svariate idee, ma adesso ad ogni lettore è sarebbe concessa la domanda: “Tutto è partito da una semplice passione amatoriale, o dietro c’è un forte amore da cui nasce lo spazio dedicato alLa Pizza di Clementina?”, perché fare la Pizza, non è scontato come il sorgere del Sole, che ormai avviene sempre ad ogni alba. Per cui, all’alba della mia passione, cosa utilizzare per dare l’idea dell’inizio di tutto, quale miglior prodotto se non il pomodorino giallo, che a pieno con lo splendore richiama il pianeta?
Così il Sole, diventa fonte di ispirazione, tanto da dedicarci la mia prima creazione ed il topping che doveva essere innovativo, per segnare l’alba delle mie produzioni. Infatti il sole ai suoi primi chiarori è giallo ma nei momenti di maggior splendore si fa rosso, rosso come un pomodoro, elemento maggior contraddistinguente della Pizza. Poi negli ultimi anni sono arrivate le novità, come quella fatta da me in occasione del pensare e creare la mia iniziale, cioè il mio Sole.
Nonostante fosse la prima non è stata esente da ulteriori rischi, perchè nel frattempo facendo sperimentazione e pratica, seguendo un percorso che effettuato nel mondo ”pizza contemporanea”, riscontrando i primi risultati positivi, studiando ed affinando la tecnica e la scelta nei dosaggi per l’impasto e selezione dei giusti topping.
L’idea di coronare l’alba della mia passione amatoriale con colui che scandisce ogni inizio di vita mi ha molto affascinata, quindi ho voluto dedicarci il nome di “Sole”.
É giusto rendere partecipe chiunque dell’antesignana delle mie pizze.
Con l’aiuto di una pizzeria che ha messo a disposizione il suo laboratorio e la sua attrezzatura, sorge il mio o la mia Sole in Pizzeria. Dopo numerosi tentativi, tra impasti vari, studio di ingredienti, sono riuscita a realizzare la prima pizza di Clementina, superando le mie aspettative.
Non è arrivato tutto all’improvviso, dato che ho dovuto affinare tecnica, studiare i giusti ingredienti, non solo per i topping, innovativi, anche agli inizi per dare un marchio alle mie creazioni, ma sopratutto per le dosi e le miscele delle farine da usare, soddisfando la mia curiosità che mi ha sempre fatta sentire un pò scienziata pazza.
Per cui rigorosamente con biga ho realizzato una forma a canotto ma con un impasto sofficissimo e digeribile.
Il 88% idro.
Mi sono sbizzarrita poi con il topping, perchè anche se la prima pizza, deve sapersi differenziare, quindi ecco pomodorini gialli, provola e polpette di tartufo (realizzate da me). Riguardo i sapori i pareri possono essere contrastanti, ma posso spiegare, certo che mi si potrebbe dire che giustamente ognuno tira acqua al proprio mulino. La scelta bizzarra è stata studiata nel gusto perché il pomodorino giallo, famoso per il sapore fresco e delicato incontrando il retrogusto esclusivo del tartufo, che accompagnato da carne macinata riesce a realizzare un’esplosione di gusto!
Per una, ormai non più tanto principiante, è un enorme risultato. Il cornicione alto e trasparente è un traguardo!
Da qui offriamo uno spicchio.