ll Riso ha sue molteplici declinazioni, colorazioni lavorazioni ma soprattutto tradizioni. In ognuna ci sono dei perché, non a caso dalle statistiche della Fao risulta il cibo più mangiato al mondo.
Statistica dovuta ad una duttilità garantita dal prodotto permette ad ogni Chef di sbizzarrirsi, per cui anch’io, quando divento Chef, mi sbizzarrisco, creando i piatti di Bobo Chef o riproducendo famose pietanze, inserendoci il tocco magico, cioè il segreto.
Questa volta mi sono voluto lanciare nel Riso alla Cantonese, per dimostrare come la cucina cinese, per quanto sia bizzarra ed al di fuori dei nostri gusti, con questa specialità, è in grado di essere apprezzata.
Infatti, è vero che siamo in Italia, il Paese dei Maccheroni, degli Spaghetti, insomma della pasta.
Nonostante ciò il riso in determinate tradizioni è molto utilizzato e diffuso.
Attraversando la nazione, regione per regione, incontriamo pietanze storiche buonissime.
Iniziando dal Nord, citando: il Riso in Cagnone piemontese, il Risotto allo zafferano milanese o i mitici Risi e Bisi veneti ma anche scendendo al Sud troviamo o il sontuoso Sartù Napoletano di origine settecentesca
o i famosi e romanzati Arancini/Arancine siciliani di Cammilleri.
Con molta sorpresa incontriamo nelle cucine tante affinità, ma l’effetto sorprendente aumenta quando l’idea del friggere il riso collima tra tradizioni, non solo regionali, ma nazionali o addirittura continentali.
Così è deducibile, come l’idea di un Italia solo Pizza e Pasta sia sbagliata!
Ma forse è figlia dell’idea primordiale che ha dato spazio a questi aspetti culturali. Così il riso qui anche se non con quell’idea cromatica può diventare tricolore, degno di essere un prodotto della cucina italiana
Con la globalizzazione dobbiamo comprendere come sia sbagliato essere troppo chiusi nella nostra tradizione. Magari trovando affinità tra le varie, infatti oggi vi vogliamo proporre una pazzia ma è una ricetta semplice e facile di un piatto orientale:
RISO ALLA CANTONESE
Ingredienti
Riso Arborio gr. 400
Piselli extrafini gr. 250
Cipolla rossa 1
Uova 2
Curry in polvere q.b.
Olio evo q.b.
Peperoncino piccante
Sale
Preparazione
Il piatto si scompone in 4 fasi:
1 – Apriamo le due uova in una ciotola e dopo aver salato, le mescoliamo , versandolo in una padella calda oliata per preparare una frittata.
A cottura terminata, lasciamo raffreddare e successivamente tagliamo in dadini la frittata.
2 – In una padella grande, meglio un Wok, mettiamo la cipolla finemente tagliata, i piselli ( lessi in scatola o come io preferisco surgelati), il peperoncino, l’olio.
Copriamo e lasciamo cuocere a fuoco vivace, quando vedremo che la cipolla si sarà appassita ed i piselli colorati, aggiungiamo dell’acqua ed il Curry ( nel mio caso, abbondo tanto) e lasciamo in cottura.
3 – Cuociamo il Riso in abbondante acqua salata.
Il Riso Arborio ha chicchi molto grandi e ha inoltre una buona capacità di assorbire liquido e condimento. Ideale per la mantecatura dei risotti e, in generale, adatto ai risi asciutti. Bisogna però fare attenzione a non scuocerlo perché il passaggio da crudo a troppo cotto avviene con particolare rapidità. Il consiglio perciò è quello di lasciarlo sempre leggermente al dente.
Quindi scoliamo il riso bene e lo facciamo raffreddare.
4 – Ora abbiamo tutti gli elementi per comporre la pietanza:
Nella padella dove abbiamo l’intingolo di curry, cipolla e piselli aggiungiamo il riso facendolo spadellare.
Dal tipo bianco, il riso diventerà giallo acceso, e si evidenzierà il contrasto di colore del verdevdei piselli.
Continuiamo a saltarlo e se ce ne fosse bisogno aggiungiamo dell’olio evo.
Necessario assaggiare per valutare la sapidità del piatto.
Quando i chicchi saranno ben separati e colorati, spegnere ed aggiungere i dadini di frittata, mescolando dolcemente dal basso verso l’alto.
Impiattare in un largo piatto a forma di montagnola e decorare con un peperoncino e del trito di erba cipollina.
That’s all, Folks!!!
Roberto Di Maio, Bobo Chef